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-RICORDI DI UNA GMG......

GMG 2005 a destra Giuseppe Lanzellotti, giovane in ricerca vocazionale

"Siamo venuti per adorarlo" è il desiderio più profondo che ha spinto un milione di giovani a recarsi a Colonia per la XX GMG, primo incontro ufficiale di tutto il mondo "giovane" con il nuovo Papa Benedetto XVI; e fra essi c'ero anch'io.

Tutta l'esperienza andava dal 16 al 21 agosto senza contare i gemellaggi tra le diocesi del mondo e quelle tedesche che si sono svolti in preparazione della gmg nei giorni precedenti all'evento. Il momento culminante è stato sicuramente l'incontro col Papa nella spianata di Marienfeld con la veglia del sabato sera e la messa conclusiva.

Le parole del nostro Papa sono risuonate forti nel cuore di noi giovani, come i Magi dopo aver percorso un pellegrinaggio esteriore che, guidati dalla stella, ci ha portati all'incontro con Cristo che si manifesta a noi nella sua Parola e nellEucarestia, ora siamo chiamati a svolgere un pellegrinaggio interiore, quello più intimo che ci porta all'adorazione di quel bimbo deposto in una mangiatoia che riconosciamo come il nostro re. Benedetto XVI ci ha invitati a riscoprire il nostro senso di appartenenza alla Chiesa e il servizio in essa e a questo proposito ci ha "regalato" il conpendio del catechismo della Chiesa cattolica da lui voluto in cui sinteticamente ci mostra la via per seguire da vicino Gesù in un mondo che molto più facilmente ci porta lontano da lui. "L'amore per le sacre scritture" è ciò che può aiutare noi giovani a compiere scelte di fede coraggiose sia personali che comunitarie, innescando così delle reazioni a catena tipiche, per usare un'immagine della "fissione nucleare", attraverso cui testimonieremo la vittoria, dell'amore sull'odio.

La GMG è stata un'esperienza che porterò nel cuore sempre, perchè non è usuale vedere giovani così diversi fra loro per colore della pelle, nazionalità, lingua, costumi, ma che si sentano davvero fratelli, accomunati dalla stessa vocazione all'amore che Cristo ha messo nel cuore di ognuno.

Certo, i disagi non sono mancati, come il freddo e i topi di campagna che ci hanno fatto compagnia nella indimenticabile notte trascorsa nei sacchi apelo, ma tutti ci siamo posti una meta più alta, e il nostro desiderio di stringerci affettuosamente attorno al nostro pontefice per fare Chiesa è stato più e ci ha fatto sopportare tutto con amore, e scherzandoci anche sopra.

Per concludere volevo regalarvi un'immagine, quella di noi giovani come speranza per il mondo, è stato un tema che nel percorso di preparazione alla due giorni di Marienfeld abbiamo affrontato, il mondo è davvero nelle nostre mani e simbolicamente ci siamo passati di mano in mano un enorme pallone a forma di globo che rimaneva in equilibrio solo se ognuno di noidava il suo contributi di forza. Mi porto nel cuore proprio questo, il mio impegno personale a far si che questo mondo diventi sempre più bello, più vivibile, più tollerante, e in cui la luce che proviene da Cristo possa rischiarare la notte della violenza, delle guerra e del peccato.

Giuseppe Lanzellotti

 

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