Transito di fra Giambattista van der Pol (1921-2006)

Assistente OFS della fraternità di Francavilla Fontana

Nato ad Amsterdam il 25 novembre 1921

Ordinazione sacerdotale il 20 agosto 1961

Vestizione ad Alessano il 15 agosto 1970

Professione perpetua a Bari «S. Fara» il 29 novembre 1972

Deceduto a Bari il 5 agosto 2006

La scelta consapevole della vita cappuccina

Padre Giambattista era nato ad Amsterdam il 25 novembre 1921, dal papà Alberto e dalla mamma Anna Maria van Tol. Fu battezzato col nome Johannes Petrus. Com'era nella tradizione olandese di quel tempo, la famiglia era molto impegnata nella fede cattolica. Vi erano nati 13 figli, e di questi quattro sorelle erano divenute religiose ed un fratello di padre Giambattista era entrato nell'Istituto missionario dei Padri Bianchi. Il giovane Johannes Petrus fu impiegato in vari uffici amministrativi, di commercio e d'assicurazione prima e durante la guerra, tra il 1936 e il 1951. Durante la Seconda Guerra mondiale fu volontario come sottufficiale con compiti d'interprete delle lingue olandese, francese, inglese e tedesca.

Nel 1952 entrava tra gli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona, precisamente nel monastero di Frascati, giungendo all'ordinazione sacerdotale il 20 agosto 1961. Tra i Camaldolesi oltre che a Frascati, visse a Nola, Torreggia e in una nuova fondazione nell'Ohio (USA). Tra i vari uffici, spicca quello della traduzione del breviario monastico in lingua italiana.

Nel tempo successivo al Concilio, dentro il quadro del rinnovamento che abbracciava la Chiesa nel suo insieme, egli avvertì che la vita eremitica non si inseriva tempestivamente nel flusso postconciliare e sentì inoltre il bisogno di coniugare la vocazione alla contemplazione con la partecipazione agli avvenimenti della Chiesa e del mondo, e con l'apertura all'apostolato. Essendo entrato in contatto con l'allora Ministro provinciale p. Rosario Amico, chiese dunque, e ottenne, di entrare nella nostra Provincia dell'Ordine Cappuccino.

Il periodo iniziale della transizione fu speso tra Alessano, dove ricevette l'abito religioso il 15 agosto 1970, e Bari S. Fara, dove emise la professione nell'Ordine il 29 novembre 1972. Durante i suoi trentasei anni di vita cappuccina, padre Giambattista si è impegnato nella pastorale sanitaria, negli ospedali di Terlizzi e Triggiano e nel Policlinico di Bari. Ha inoltre dimorato nelle fraternità di Maglie e Francavilla Fontana, ricoprendo anche il ruolo di guardiano.

La testimonianza cappuccina nell'Europa secolarizzata

La presenza di padre Giambattista nella nostra Provincia ci spinge innanzitutto ad ricordare che l'Ordine Cappuccino ha avuto un ruolo importante nella composizione delle radici cristiane dell'Europa . Questo ruolo deve essere svolto anche nel futuro, attraverso la nostra presenza nel dialogo interreligioso e interculturale, e in questo la nostra Puglia ha un ruolo permanente da giocare.

È poi singolare che il suo itinerario personale abbia riprodotto il percorso che compirono i primi fondatori della Riforma Cappuccina . Dopo un ventennio di vita eremitica e di primato della contemplazione, essi si aprirono alla testimonianza del vangelo attraverso il servizio agli appestati e la predicazione. Allo stesso modo, il Signore ha condotto il nostro fratello Giambattista dalla consacrazione nel ritiro e nella solitudine alla vita in fraternità e all'attività pastorale tra la gente.

Pertanto, da un lato, la sua testimonianza ci conferma nell' importanza della preghiera personale e anche della liturgia .

Dall'altro lato, la storia del nostro fratello conferma che è importante il posto di noi Cappuccini sia nel confessionale sia negli ospedali e tra i malati , verso i quali padre Giambattista ha avuto una predilezione particolare. Fu proprio tale ministero ad attirare il nostro fratello nell'Ordine. Dinanzi alla sfida della secolarizzazione, è importante per noi Cappuccini adattarci alle condizioni del nostro mondo che cambia, ma coltivando prima di tutto lo specifico che per cinquecento anni ha reso l'Ordine benemerito nella Chiesa e lo ha intrecciato indissolubilmente con la storia della cultura europea.

Ringraziamo dunque il Signore per averci donato il fratello Giambattista van der Pol e chiediamo, ancora con la liturgia di oggi, per lui e per noi che, già nel tempo e poi pienamente nell'eternità, attraverso lo Spirito santo il Padre «ci trasformi a immagine del Cristo, che nella Trasfigurazione rivelò agli uomini il mistero della sua gloria» ( orazione dopo la comunione ).

Bari, 6 agosto 2006

 

Alla lettera del P. Provinciale, mi piace aggiungere quanto la Ministra Ofs di Francavilla ha detto a Giovinazzo durante le esequie per Fra Giambattista.

Mi unisco anche io nel ringraziamento al Signore per aver avuto Fra Giambattista come amico e come parte integrante dei frati assistenti delle fraternità Ofs di Puglia.

Ogni anno, quando il gruppo di frati assistenti partiva per la formazione ad Assisi, mi esprimeva il suo rammarico per non poter partecipare a causa delle sue precarie condizioni di salute, ma esprimeva anche la gioia che tanti frati potessero rinnovarsi nella conoscenza e nell'impegno per la Famiglia Francescana Secolare.

La mia gratitudine per lui la esprimo anche a nome dei miei familiari che lui conosceva e ha tanto aiutato, mentre era cappellano al Policlinico di Bari. Io ero in Mozambico ma lui, come fratello, mi ha sostituito in momenti difficili per loro.

Grazie Fra Giambattista! Il Signore ti conceda la pace, frutto delle tue buone opere!

fra francesco monticchio

 

7 agosto 2006

La Fraternità di Francavilla Fontana, oggi si raduna commossa attorno al
suo Padre Spirituale per porgergli
l'estremo saluto.
Padre Giambattista è stato tra noi per più di 12 anni ed era diventato
non solo la guida spirituale ma anche il nostro confidente e consigliere
nelle difficoltà della vita quotidiana.
Ognuno di noi ricorreva a lui ed egli si faceva carico dei nostri
affanni.
Francavilla per lui, era diventata la sua seconda patria e quando la
malattia lo ha costretto ad andare via, ha sofferto tanto e noi con lui, ma
se fisicamente si era allontanato, spiritualmente era sempre con noi.
Non più tardi di 15 giorni addietro, mi telefonò e si lamentò perchè non
poteva più nè celebrare la Santa Messa e nè confessare a causa
dell'infermità ma subito dopo si rincuorò dicendomi che per tutta la sua
vita sacerdotale, non era mai venuto meno ai suoi impegni e che il Signore
lo avrebbe assolto.
Grazie padre Giambattista per tutto ciò che hai saputo dare ad ognuno e
sono certa che ora che stai più vicino all'Altissimo,
farai ancora di più per tutti noi.
Resterai nei nostri cuori e ricorderemo sempre il tuo sorriso, la tua
umiltà e sincerità che infondevano pace e serenità in chi ti incontrava.

Nilde Lapenna
Ministra OFS - Francavilla Fontana