Centenario Ofs a Latiano 27.01.08 Non si è ancora spento l'eco della chiusura delle celebrazioni dell'anno centenario delle fraternità di Maglie, Muro e Scorrano che già ci ritroviamo a dare inizio ai festeggiamenti per il centenario di un'altra fraternità, quella di Latiano. Domenica 27 gennaio 2008 alle ore 18 si sono aperte ufficialmente le celebrazioni centenarie di questa fraternità alle quali hanno preso parte anche alcuni rappresentanti delle fraternità di Brindisi, Molfetta, Campi Salentina, Erchie, Mesagne, Villacastelli, Scorrano, Francavilla Fontana e Taranto. L´Eucaristia è stata presieduta per l'occasione dall´assistente regionale OFS, fra Francesco Monticchio. Hanno concelebrato l'assistente spirituale di Latiano ed Erchie, fra Francesco Milillo, e l'assistente spirituale delle fraternità di Francavilla Fontana e Villacastelli, fra Cristoforo Campanella. Don Angelo Altavilla, parroco della Chiesa di Santa Maria della Neve, dove ci siamo riuniti, ha fatto gli onori di casa prendendo la parola per augurare dapprima il benvenuto a tutti i presenti e poi per fornire brevi cenni storici sulla presenza dei francescani secolari in questi cento anni nella comunità di Latiano. Don Angelo Altavilla parroco e assistente, mentre traccia il lungo percorso storico della fraternità Nel commento alla Parola, fra Francesco Monticchio si è soffermato sul concetto di Fraternità e sull'importanza e il significato dell'essere francescani secolari nel mondo. La fraternità altro non è se non una famiglia moltiplicata all'ennesima potenza: ci sono tanti padri, tante madri, tanti figli, ognuno con i propri ruoli, le proprie responsabilità, i propri difetti. Nel piccolo mondo della famiglia naturale uno aiuta l'altro, uno comprende l'altro, uno si confronta con l'altro, ma quando c'è da prendere decisioni importanti si diventa una cosa sola. Lo stesso deve succedere nella fraternità; ognuno per quello che può e sa deve dare qualcosa, senza individualismi, senza chiedere nulla in cambio e all'insegna dell'unione totale. Dopo la Santa Messa ci siamo radunati tutti nella sala riunioni per un altro momento importante della nostra vita da francescani secolari: ascoltare la testimonianza di alcuni laici andati in missione nel mondo. Infatti il momento della festa, per una fraternità francescana, richiama sempre il concetto della "condivisione" poiché la vera gioia è quella che si vive nel donare. Grande partecipazione di pubblico alla testimonianza dei laici in missione La ministra locale, Italia Maglie insieme a Gerardo Montinaro, delegato regionale per il CE.MI.OFS, di sicuro hanno scelto il contesto più appropriato per invitare tutti a riflettere su quanto la missionarietà, intesa come dono di se stessi agli altri, sia un aspetto irrinunciabile dell'essere francescani. Il francescano secolare, su imitazione del Poverello d'Assisi, è invitato a portare il messaggio evangelico nel mondo, a portare un segno di speranza, un sorriso a chi è più sfortunato. Il mondo poi deve essere inteso a tutto campo, non dimenticando né chi vive in terre lontane, abbandonate dalla civiltà e bisognose di tutto ma nemmeno chi ci vive accanto, l'anziano solo del nostro quartiere che chiede una nostra visita, il giovane che vorrebbe essere aiutato a percorrere l'insidioso cammino dell'età e incoraggiato. Gerardo Montinaro, referente regionale per il Cemiofs, ha ricordato inoltre che tutti noi siamo chiamati ad impegnarci sia con la preghiera che con le nostre opere a testimoniare il nostro essere cristiani-francescani. Niente di meglio si poteva pensare: celebrare il centenario di esistenza di una fraternità alla luce di un impegno sociale nel proprio territorio e di una testimonianza cristiana nel mondo come missionari! E´ seguita la testimonianza di vita missionaria nel Benin dei coniugi Giovanni e Antonietta Ostuni che, essendo l'uno medico primario del reparto di chirurgia plastica del Policlinico di Bari e l'altra biologa, già da qualche anno dedicano le loro ferie ai piccoli del Benin. Mettendo a disposizione la loro esperienza infatti riescono a curare un tipo di ulcera, tipico di questo territorio, che erode la cute e i tessuti muscolari, attraverso interventi di chirurgia plastica. I coniugi Antonietta Giovanni Ostuni E' intervenuto anche Antonio Baccarelli, odontotecnico che da almeno un decennio mette a disposizione il suo lavoro per la popolazione mozambicana. La nota più toccante della serata è stato l'intervento di Giovanni e Maria Rosaria Palmieri, giovani sposi che hanno deciso di trascorrere il loro viaggio di nozze non sulle bianche sabbie delle Maldive, ma in mezzo alle povere capanne del Mozambico. I loro occhi sprizzavano gioia nel ricordare quell'esperienza vissuta anche in compagnia dei frati missionari lì residenti e avendo come guida un vero esperto del luogo, fra Francesco Monticchio, il quale per 28 anni ha speso se stesso per questa terra donando anima e cuore e che oggi invece è capace di trasmetterci la sua passione e il suo attaccamento per quei popoli così sfortunati. Con tutto il candore della loro giovane età, Giovanni e Maria Rosaria, ci hanno confessato che, in realtà, lì non hanno fatto quasi nulla di concreto per quella gente, anche perché il tempo a loro disposizione era veramente poco, ma che alla fine hanno per lo più ricevuto, ricevuto tanto da chi niente ha. Serbano tutto nel loro cuore, sensazioni, emozioni, sorrisi e gli occhi di quella gente. Proprio per questo hanno deciso di prendere un impegno per i prossimi anni e chiedono il nostro contributo: lavoreranno per sostenere il progetto di frate Leone Innamorato che ha come obbiettivo quello di stampare i testi e i commenti delle celebrazioni liturgiche tradotti nella lingua del luogo: il Lolò , che per la prima volta entra nel mondo delle “lingue stampate”. Se si vuole evangelizzare e diffondere la Parola di Dio bisogna che almeno chi la ascolti abbia un sussidio da consultare e leggere nella sua stessa lingua. La prima evangelizzazione deve essere facile e comprensibile per tutti, a questo servono commentari tradotti. Una serata bella e ricca in occasione del centenario della fraternità di Latiano.
M. Cesaria Presicce Fraternità OFS Scorrano |