Raduno regionale consigli O.F.S

Domenica 21 ottobre alle ore 9,00. I Consigli delle fraternità O.F.S. di Puglia, si sono ritrovati a Bari, presso il santuario di S. Fara, per un incontro di programmazione dell'anno fraterno 2007-2008.

Il convegno è presieduto da Carmen Partipilo, Carmela Gadaleta, rappresentanti coordinamento per l'unità regionale O.F.S.. Era presente l'assistente regionale Francesco Monticchio e Antonio Barone incaricato nazionale della regionalizzazione, invitato a presentare il testo nazionale per la formazione.

Dopo la preghiera iniziale, Carmen Partipilo porge il saluto all'assemblea, formata dai consigli delle fraternità O.F.S.. Le fraternità sono 62, la maggior parte delle quali rappresentate. Assente la componente assistita dai Frati minori.

Carmen incoraggia le varie fraternità nella direzione dell'approfondimento del senso di appartenenza e all'apertura verso novità che possono aiutare giovani, coppie di sposi... ad aderire all'O.F.S. dopo il necessario periodo di formazione.

E' necessario anche coltivare con cura la vita spirituale e approfondire i contenuti evangelici di Regola e Costituzioni e soprattutto viverli.

Carmen invita le fraternità O.F.S. a migliorare i rapporti con araldini e Gifra facendo sentire la loro presenza, affiancandoli con opportune iniziative .

E' inoltre necessario che l'O.F.S. cresca scrollandosi di dosso atteggiamenti troppo intimistici; deve sentirsi parte viva della famiglia francescana, “fare innamorare di sé” i padri assistenti che non lo sentirebbero, come accade in talune situazioni, un'incombenza, una casella da riempire tra tanti dei loro numerosi compiti.

Un'ultima raccomandazione: cercare di uniformare i criteri della formazione che attualmente sono troppo variegati. Sarebbe bene partecipare ai corsi di formazione regionali organizzati per zone. Quest'anno si conclude il 1° corso triennale. Sul tavolo sono a disposizione i programmi zonali e nazionali per la formazione. Sarebbe utile infine, formare un'equipe di formatori e la loro itineranza tra le varie fraternità.

E' la volta di Antonio Barone

Dopo aver porto il saluto del consiglio nazionale, egli ribadisce l'importanza di una conoscenza sapienziale di Regola e Costituzioni.

Prende in esame gli art. 30 e 31 delle Costituzioni: essi esaltano il senso di corresponsabilità dei membri della fraternità invitandoli alla preghiera, alla presenza, all'impegno. Nella fraternità non ci sono fratelli attivi e fratelli passivi, con senso di corresponsabilità, tutti sono partecipi e attori della vita fraterna. La regola che ci è stata consegnata dalla Chiesa, al pari di un “regolo” è uno strumento che serve a tracciare la linea da seguire.

Il Consiglio deve saper animare in questa direzione; deve riuscire a far sì che il fratello non si senta una spugna che assorbe quanto gli venga proposto ma un protagonista; nella fraternità si riceve ma si deve anche dare i propri doni, imparare a servire.

Il servizio è proprio del francescano secolare. La Puglia è la terra di Don Tonino che si è speso per realizzare la teologia del grembiule. Anche San Francesco ha insistito su questo e perfino in punto di morte ha voluto che gli si leggesse il brano evangelico della lavanda dei piedi: servire l'altro, amarlo, è il suo testamento.

Il “servizio” dà l'opportunità di passare a illustrare il testo dell'anno che pone l'accento sull'impegno sociale del francescano secolare. Si chiude quindi la trilogia cadenzata su tre tappe di crescita: umana - fraterna – sociale.

La struttura del testo è invariata (distinguibili dai loro colori): quattro unità

1. Motivazioni (giallo)

2. Sacramenti (arancio)

3. Conversione (viola)

4. Umiltà (celeste)

La trilogia è completata dagli indici: cronologico, tematico, delle celebrazioni liturgiche utilizzabili per una maggiore fruibilità del testo (di tutti e tre gli anni).

A cura O.F.S. Bari S. Fara