R I T I R O D I Q U A R E S I M A COPERTINO 17.02.08 “Alzatevi e non temete”... Questo è l'incoraggiamento che Gesù rivolge a Pietro, Giacomo e Giovanni, i quali, di fronte all'impeto della voce del Padre, cadono di faccia a terra presi da timore e non osano alzare lo sguardo verso lo splendore folgorante del Cristo trasfigurato. Queste le parole riecheggiate a noi francescani secolari del terzo millennio durante il ritiro di Quaresima della zona sud di Puglia che si è svolto a Copertino il 17 febbraio presso il santuario di san Giuseppe affidato alla cura dei frati minori conventuali. Il consueto clima di festa, convivialità e fraternità, che sempre caratterizza i momenti di incontro francescani, ci ha consentito di trascorrere in letizia questa giornata, ospiti della fraternità OFS di Copertino che si è prodigata nella preparazione e nel creare l'atmosfera di calore domestico e preghiera autentica. Dopo la preghiera del mattino e le comunicazioni dei delegati del Coordinamento Regionale circa le iniziative promosse dalle varie fraternità pugliesi e circa le attività del CeMiOFS, ha preso la parola padre Francesco Monticchio che ha conversato con tutti noi circa i contenuti ed il valore dell'ultima enciclica del Papa Benedetto XVI, la “Spe Salvi”. La riflessione di padre Francesco ha voluto sottolineare alcuni aspetti dell'enciclica letti e analizzati nell'ottica francescana in generale, e francescana secolare nello specifico.
Di fronte a tutto questo come porsi? Cosa fare? Può il cristiano francescano opporsi a tali logiche e testimoniare la fede nel Cristo, la Speranza che nasce dal Vangelo, nella Carità operosa e concreta? Il Papa ne è più che mai convinto e lo sottolinea più volte. La società contemporanea si trova ad essere combattuta. Da un lato si è affermato un relativismo etico, figlio di filosofie e movimenti di pensiero che affondano le proprie radici nei secoli passati; esso sta modificando radicalmente i costumi morali, il modo di concepire il mondo, l'etica stessa dell'agire umano. Dall'altro la Chiesa vive un periodo di difficoltà nell'annuncio autentico del Vangelo. Si respira aria ostile negli ambienti culturali, sui posti di lavoro, nelle scuole; in tutti questi contesti il cristiano spesso viene messo a tacere. Dove possiamo allora trovare i segni della speranza? Nell'ottica della fede le speranze umane e quelle cristiane non sono alternative ma destinate ad integrarsi. L'incontro è possibile in quanto la speranza cristiana è profondamente una speranza umana sublimata rispetto alle altre speranze in quanto si fonda sulla Parola di Dio e su Dio stesso. Francescanamente possiamo affermare che la speranza ci viene dal Signore Gesù e dal suo servo Francesco, povero, umile ma infaticabile annunciatore di fraternità e di pace. Il segno della speranza lo viviamo ogni giorno sperimentando la fraternità. Essere francescani secolari oggi vuol dire proprio questo. Essere segno di speranza per il mondo. Ogni francescano deve sentire l'obbligo imperante che viene dal vangelo e che gli impone di essere uomo di dialogo fra le diverse posizioni. Costruttore di pace sul posto di lavoro. Testimone di amore e di solidarietà nella società che appare cieca di fronte ai bisogni dell'uomo, di ogni uomo. La speranza cristiana si fonda sulla certezza che il fine del mondo non si può limitare all'esistenza terrena dell'uomo.
Sono luoghi che personalmente reputo specificatamente francescani, in quanto in essi Francesco più volte ci invita a soggiornare per meditare e riflettere. Sono i luoghi della preghiera , dell' azione , della sofferenza , della meditazione sulle realtà ultime , i novissimi della tradizione ecclesiale. In essi troviamo non solo le risposte ai tanti interrogativi che oggi il mondo ci pone, ma traiamo la forza, il vigore, l'entusiasmo, la tenacia per essere coraggiosi annunciatori del Cristo, Speranza delle Genti, Speranza che non tramonta e che parla al cuore dell'uomo, oggi e sempre. Ce ne ritorniamo, ognuno alla propria casa, al proprio lavoro, alle proprie attività carichi di entusiasmo, rinvigoriti dalla forza della Parola ascoltata e del Pane eucaristico, spezzato e mangiato insieme con i fratelli. Abbiamo anche noi sperimentato per poche ore la bellezza dell'Amore fraterno che viene da Dio. Copertino allora è stato per me e credo per tutti un piccolo Tabor dove Gesù si è trasfigurato nella gloria e ci incoraggia a continuare il nostro cammino e la nostra missione dicendoci: Alzatevi, e non temete! Pace e Bene a tutti. Cosimo Laudato Ofs Taranto
NEL POMERIGGIO SI E' VISSUTO UN MOMENTO BELLISSIMO DI COMUNIONE E DI COMUNICAZIONE TRA LE FRATERNITA' PRESENTI, OGNI MINISTRO E' ANDATO AL MICRIFONO ED HA COMUNICATO NOTIZIE E ATTIVITA' DELLA SUA FRATERNITA' PER LA GIOIA E LA GRATITUDINE DI TUTTI La ministra e l'assistente di Latiano, Italia Maglie e fra Francesco Milillo, comunicano che la loro fraternità è in festa per la celebrazione del centenario della fondazione e il loro impegno solenne di far crescere la fraternità nella dimensione giovanile e adolescenziale di GIFRA e GENITORI/ARALDINI. Il centenario è stato aperto sotto il segno della missione. Infatti proprio in quel giorno si è tenuta la giornata del Cemiofs con la testimonianza del dott. Giovanni Ostuni e sua moglie Antonietta Rheo, impegnati in un ospedale del Burkina, degli sposi novelli Maria Rosaria e Giovanni Palmieri che hanno vissuto la loro luna di miele in Mozambico e di Antonio Baccarelli, un “veterano” missionario laico nella missione di Nangololo (Mozambico) dove da 12 anni quasi ininterrottamente esercita la sua professione di odontotecnico e la sua testimonianza di fede. La ministra di Taranto, Bianca Atanasio, annunzia che nella sua fraternità è avvenuta la professione di 31 giovani fratelli e sorelle. La sua fraternità contava con 26 professi perpetui. Oggi i professi temporanei sono in maggioranza! Tra i professi temporanei vi sono 11 coppie! L'assistente Gifra di Taranto, fra Francesco Milillo, da parte sua comunica che nello stesso giorno 10 giovani ex-Gifra hanno fatto l'ammissione all'OFS! Segue una interminabile “standing ovation”! Poi comunica e ringrazia i fratelli della fraternità di Taranto perché a turno lo accompagnano per gli incontri con le fraternità di Latiano e di Erchie. Di quest'ultima fraternità racconta la gioia per la fraternità Gifra che si manifesta sempre più vitale ed attiva. In seguito i due comunicano che la loro parrocchia quest'anno è in festa per i suoi primi 50 di vita!
La ministra di Alessano, Franca Iazzetti presenta tre giovani aspiranti OFS, segno di una ripresa nella testimonianza del carisma francescano secolare
Infine, dulcis in fundo, la ministra di Copertino, Anna Barone, fresca di elezione, parla della sua fraternità, della preparazione-aggiornamento pre-capitolare realizzato in quattro incontri da fratelli e sorelle venuti da altre fraternità. Momento di rinnovamento e di meditazione sul nostro carisma. Sentiamo che la nostra fraternità è in certo senso anziana, ma la cosa più “sensibile” è che siamo carenti di Genitori/Araldini e la Gifra si trova in una fase di riflessione. Le giovani coppie della nostra fraternità ci fanno “sognare”…
Redazione: fra fra |