Transito di fra Stefano V. Dell'Ernia

(1928-2008)

Nato a Trinitapoli (FG) il 20 agosto 1928

Vestizione ad Alessano il 16 agosto 1944

Professione temporanea ad Alessano il 19 agosto 1945

Professione perpetua a Bari S. Fara il 28 agosto 1949

Presbiterato a Bari S. Fara il 29 marzo 1952

Deceduto a S. Giovanni Rotondo l'8 febbraio 2008

Sepolto a Trinitapoli il 9 febbraio 2008

Sessantotto anni tra i Cappuccini di Puglia

Padre Stefano era nato a Trinitapoli il 20 agosto 1928 da papà Carlo e mamma Cecilia Giachetta. Battezzato nella Parrocchia di S. Stefano il 16 settembre 1928, gli viene dato il nome di Vincenzo. Dodicenne, entra nel Seminario Serafico di Giovinazzo. Il 16 agosto 1944 ad Alessano riceve l'abito cappuccino dal Ministro provinciale padre Fedele da Montescaglioso. Nelle mani del Maestro, padre Arcangelo da Barletta, emette la professione temporanea il 19 agosto 1945. La professione perpetua viene ricevuta dal Ministro provinciale padre Guglielmo da Barletta, a Bari S. Fara il 28 agosto 1949. Sempre a Bari S. Fara viene ordinato sacerdote dall'Arcivescovo Marcello Mimmi, il 29 marzo 1952.

Di seguito, opera nei conventi di Scorrano, Francavilla, Barletta, Maglie, fino al 1964, allorché diviene guardiano a Molfetta. Nel 1967 espleta l'incarico di parroco a Bari S. Fara. Dal 1968 fino al 1976 è a Rutigliano, guardiano ed economo. Nel frattempo assume l'incarico di Segretario provinciale per le Missioni al popolo, nonché di Assistente provinciale dell'Ordine Francescano Secolare . Dal 1976 è a Giovinazzo e dal 1979 a Terlizzi, dove rimane sino al 1985. Di qui, viene poi destinato nuovamente a Rutigliano, come Rettore del Santuario del SS. Crocifisso, dov'è rimasto fino ai suoi ultimi giorni.

Frate del popolo, assistente provinciale OFS, annunciatore del Vangelo nella modernità, custode del SS. Crocifisso

La persona di padre Stefano s'imponeva per la cordialità e la simpatia della sua comunicativa. Perciò la Provincia ha pensato di applicarlo per lunghi anni al servizio della predicazione. In questo settore ha compiuto numerose missioni al popolo e ha raggiunto significativi successi. Le nostre Costituzioni ci spingono a custodire la nostra caratteristica di «frati del popolo» e a dare «impulso a un'attività apostolica dinamica e con varietà di forme, anzitutto con l'evangelizzazione» (4,4.5). …

Sempre a motivo della sua bella capacità di contatto con la gente, padre Stefano ha lavorato volentieri nell'assistenza alle fraternità dell'Ordine Francescano Secolare. Come sappiamo, oggi i nostri fratelli francescani secolari vivono una stagione significativa, caratterizzata dal processo di regionalizzazione e unificazione. In particolare la nostra regione gode di un numero di fraternità locali tra i più elevati a livello nazionale, anche se il processo dell'unificazione non è ancora completo. Nondimeno, è innanzitutto alla sollecitudine dei nostri Assistenti provinciali e alle migliaia di chilometri che hanno percorso per visitare tutte le fraternità del nostro lungo territorio, che dobbiamo il fiorire del francescanesimo laicale in terra di Puglia. Il contributo di padre Stefano a questa ricchezza è ancora custodito nella memoria dei tanti che hanno beneficiato del suo ministero di accompagnatore dei laici impegnati a mostrare il volto secolare di Francesco d'Assisi.

L'altro grande settore di testimonianza di padre Stefano è stato il Santuario del SS.mo Crocifisso in Rutigliano. La splendida immagine del Signore, avvolta da una tradizione di miracoli, attira da sempre numerosi fedeli, che si affidano al Crocifisso per ottenere grazia e benedizione nelle sofferenze della vita. …

Grazie alla presenza diuturna di padre Stefano, che ha assicurato costanza alla celebrazione dell'Eucaristia e all'offerta della Riconciliazione… il nostro luogo di Rutigliano è un punto di riferimento non solo per la cittadina, ma anche per i paesi circostanti…

«Ricordati di me, Gesù Crocifisso»

Nonostante le apparenze offerte dalla giovialità e dalla generosità della sua persona, padre Stefano ha conosciuto la sofferenza, anche fisica, non solo negli ultimi giorni della sua vita. È poi stato testimone di tanti devoti e pellegrini che hanno sostato in preghiera dinanzi all'immagine di Gesù Crocifisso. Inoltre, la sua morte è avvenuta nel Venerdì dopo le Ceneri, il primo venerdì di questa Quaresima del 2008. Dunque, ci è lecito immaginare che più volte nella sua vita, e specialmente negli ultimi istanti, possa aver fatto proprio il dialogo, che l'evangelista Luca riporta tra Gesù e colui che la tradizione orientale nomina Disma e riconosce come santo: «“Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gesù gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”» (Lc 23, 39-43). Non si può rivolgere al Crocifisso preghiera migliore di questa, che è l'unica evangelica. Tutti siamo poveri e peccatori, tutti siamo bisognosi di misericordia da ricevere e trasmettere, tutti abbiamo il diritto di chiedere a Gesù Crocifisso di ricordarsi di noi, cioè di metterci al centro del suo cuore e compiere in noi la sua opera di salvezza. Se così pregheremo, ascolteremo la voce rasserenante di Gesù, che ci introduce per l'eternità nel paradiso, che è la relazione fraterna con Lui, e attraverso Lui con il Padre, fonte della Vita e dell'Amore. In questo abbraccio consegniamo con la preghiera la vita, la vocazione religiosa e il ministero sacerdotale del nostro fratello Stefano.

Bari, 9 febbraio 2008, Sabato dopo le Ceneri

(Dalla lettera di fra Francesco Neri, ministro provinciale)

Ringrazio sentitamente il Signore per il dono di fra Stefano come assentente provinciale OFS.

Molte volte gli ho espresso la mia gratitudine per quanto ha fatto e specialmente per l'amore fraterno che ha dimostrato alla grande famiglia francescana secolare come assistente provinciale e come assistente della fraternità locale di Rutigliano. Da autentico frate francescano-cappuccino si è identificato con tutte le dimensioni del carisma della grande famiglia francescana: ha amato la dimensione secolare a livello di Genitori/Araldini, di GiFra e di adulti nel Terzo Ordine, la dimensione contemplativa nel Secondo Ordine, la dimensione apostolica nel Primo Ordine.

Grazie fra Stefano, per la tua testimonianza gioiosa e comunicativa!

Grazie per aver investito il tuo tempo nell'animazione e accompagnamento di tanti fratelli e sorelle secolari giovani e adulti che, attratti a Cristo dall'esempio di Francesco e Chiara d'Assisi, hanno vissuto secondo la forma del Santo Evangelo!

Fra Francesco Monticchio, assistente regionale Ofs