Comunicare il Risorto: un'esperienza di relazione.

A Lucera si è svolto il terzo incontro del ritiro di quaresima dell' OFS-Puglia e in preparazione al Convegno Nazionale Ecclesiale di Verona. Molte le fraternità presenti all'incontro.

Padre Giovanni Iasi ha relazionato su questo tema parlando del cammino

della Chiesa da dopo il Concilio Vaticano II segnato da 4 documenti

programmatici e da altrettanti convegni nazionali:

1) piano pastorale degli anni 70 : "Evangelizzazione e sacramenti"

2) piano pastorale degli anni 80: " Comunione e comunità"

3) piano pastorale degli anni 90: "Evangelizzazione e testimonianza della carità"

4) piano pastorale del primo decennio degli anni 2000: "Comunicare il

Vangelo in un mondo che cambia ".

 

Il prossimo convegno ecclesiale di Verona avrà come tema: " Testimoni di Gesù

Risorto, speranza del mondo".

Quattro elementi fondamentali convergono nel tema:

. la persona di Gesù, il Risorto che vive nella Chiesa;

. il mondo nella concretezza nell'attuale situazione;

. le attese di questo mondo, spesso nascoste;

. l'impegno dei cristiani, specie i laici, come testimoni.

 

Il Vangelo da "comunicare " esige la relazione vissuta col Risorto, ma

anche l'individuazione delle "modalità" adeguate nel nostro mondo "che

cambia". Si tratta di verificare la qualità della fede, centrata sul

Risorto, e di puntare sulla " significatività" nel contesto odierno.

Il luogo della testimonianza della speranza è la quotidianità delle relazioni

(famiglia, lavoro, società, chiesa). Questo vuol dire che la fede si

vive e si diffonde costruendo relazioni positive che pruomuovono speranza e amore.

 

Il primo ambito della testimonianza è la vita affettiva , esperienza

primaria della relazione. L'identità e la complementarietà sessuale,

l'educazione dei sentimenti, la maternità-paternità, la famiglia.

 

Il secondo ambito è il lavoro e la festa . Tutti i temi legati al mondo

del lavoro (flessibilità, cambiamenti,ecc.). La festa come dimensione

fondamentale della vita, da armonizzare con gli impegni del lavoro (la

domenica, l'Eucaristia,....).

 

Il terzo ambito è la fragilità umana spesso nascosta e ignorata; al

contrario va accolta con discrezione e tenerezza. I bambini, i malati,

i poveri, gli abbondati, gli emarginati.

 

Il quarto ambito è la tradizione , come esercizio del trasmettere il

patrimonio culturale e religioso alle nuove generazioni: il mondo

della comunicazione sociale, la scuola, la famiglia, la chiesa.

 

Il quinto ambito è la cittadinanza o l'appartenenza sociale e civile.

Tutti i problemi della localizzazione, delle migrazioni,la

solidarietà, la pace, la giustizia, l'ambiente.

 

E' d'obbligo cercare una specificità francescana perché le relazioni

esprimono la qualità delle persone, la loro spiritualità, le loro

vocazioni.

Per il rinnovamento della nostra vita ritorna esemplare l'esperienza

del serafico Padre San Francesco: Francesco giovane cerca di comprendere il senso della sua relazione con il Cristo.

Vive nella preghiera, nella lettura dei segni ( sogni, incontri....),

decide le scelte: sceglie di seguire Cristo povero vivendo secondo il

Vangelo.

Francesco è "testimone di speranza", perché vive di Cristo e irradia

la novità della sua esperienza in modo spontaneo. La forza della sua

relazione fondamentale con il Cristo ha effetti rivoluzionari.

Fonda gli Ordini, annuncia il Vangelo nella sua radicalità, la gente

percepisce il fascino che promana dalla sua persona e vede in lui il

Vangelo "vissuto".

I laici francescani dell'OFS che specificità hanno?

Bisogna cogliere gli appelli interiori ed esteriori che provengono

dalla conoscenza dell'esperienza di San Francesco (Fonti Francescane),

dalla "professione della Regola e delle Costituzioni dell'OFS, dalla

conoscenza profonda e affettuosa del "mondo che cambia",

nelle fraternità locali, negli incontri formativi zonali e regionali,

nelle esperienze spirituali comuni ognuno deve poter trovare gli spazi

concreti per costruire "relazioni" che testimoniano la speranza del

Risorto.

Sull'esempio di San Francesco, uomo di speranza, cerchiamo di

risvegliare in noi e nel popolo cristiano l'amore a Dio e l'impegno

forte dell'amore verso i fratelli, specialmente i più poveri.

 

Carmela Gadaleta

Segretaria Regionale Ofs Puglia