Lettera del Delegato regionale del Ce.mi.ofs

 

AI MEMBRI DEL COMITATO DI COORDINAMENTO

AI MINISTRI DELLE FRATERNITA' OFS LOCALI

AI FRATI ASS. REGIONALI OFM - OFM CONV- OFM CAP

AI FRATI ASSISTENTI OFS LOCALI

AL PRESIDENTE REGIONALE GIFRA

AL PRESIDENTE NAZIONALE OFS

AL DELEGATO NAZIONALE ZONA SUD

e.p.c.      AI MINISTRI PROVINCIALI OFM - OFM CONV - OFM CAP

LORO SEDI  

Carissimi,
la dimensione missionaria resta il fondamento visibile e sempre attuale del francescano secolare, proiettato nel mondo a rendere testimonianza del carisma di Francesco di Assisi. E' in questo contesto che si pone il Centro Missionario dell'Ordine Francescano Secolare (CE.MI.OFS).
Il CE.MI.OFS è:
- il luogo di comunione nel quale si elaborano, si coordinano, si sviluppano e si condividono i percorsi formativi ed esperienziali comuni delle varie realtà missionarie regionali e locali, per il rinnovato impegno di evangelizzazione della Fraternità dell'OFS d'Italia.
- il luogo elettivo che permette ai laici francescani che intendono rispondere alla chiamata missionaria di fare esperienze concrete, vitali e significative di formazione specifica per animatori e cooperatori missionari.
Gli ambiti di servizio del CE.MI.OFS sono:
- Laicato missionario
- Volontariato missionario
- Giustizia, pace e salvaguardia del creato.
Si ritiene importante, allora, istituire in ogni fraternità locale la figura del delegato CE.MI.OFS il quale verrà supportato da una equipe per coordinare le attività di animazione missionaria nella nostra Regione.
In questo cammino missionario si ritiene indispensabile la presenza e la collaborazione, anche, del delegato Gifra in ogni fraternità. In definitiva ogni fraternità OFS e GIFRA deve nominare e comunicare il nominativo del delegato in modo che si possa iniziare questa nuova esperienza di lavoro del CE.MI.OFS - Gifra nella nostra Regione.
                                                                                                                      

                                                                                                                            Fraternamente Gerardo Montinaro

                                                                                                                             Responsabile Regionale CE.MI.OFS

 

VII CONVEGNO MISSIONARIO NAZIONALE CE.MI.OFS

21 – 23 OTTOBRE 2005 - SEIANO (NA)

Fratelli e sorelle, avendo partecipato al Convegno del Ce.Mi.Ofs come delegato regionale, vi comunico quanto ho vissuto in quei giorni.

Hanno presieduto i lavori:

•  Luigi De Simone Vice Ministro Naz. OFS e responsabile settore CEMIOFS

•  Padre Giorgio Morosinotto Assistente Naz. CE.MI.

•  Alfonso Petrone Coordinatore CE.MI.OFS

•  Gianni Novello Vice Presidente Pax Christi – Relatore del convegno.

Le Regioni presenti sono state:

•  Lombardia

•  Toscana

•  Abruzzo

•  Lazio

•  Campania

•  Molise

•  Puglia

•  Sicilia

Titolo del Convegno : << ARARE E SEMINARE >>

Sintesi della relazione:

Nella relazione ci sono stati tutti gli stimoli a riscoprire un itinerario dell'essere missionari oggi, privilegiando il percorso della testimonianza come nuovo stile di vita; sono state ben sviluppate nelle due dimensioni dell'arare e seminare nelle sezioni dedicate ai vari settori del CE.MI.OFS dove i referenti hanno partecipato attivamente nei laboratori e nei diversi interventi.

Il campo dove arare e seminare, evidentemente , è il mondo dove, oggi, l'impegno di tanti movimenti, gruppi, cristiani più coscienti, guardano il campo del mondo e cercano di discernere le aurore di tempi nuovi ma anche le fatiche che sono l'anticipo della speranza. Noi oggi viviamo in un mondo in cui trionfa l'effimero, il pensiero debole, e allora in questo arare e seminare, come arare e cosa seminare, noi dobbiamo guardare a modelli forti, a testimoni veri che sicuramente ci sono stati e ci sono intorno a noi. Di questo dobbiamo ringraziare il Signore, le nostre famiglie, magari il primo catechismo dell'infanzia, magari certe frasi insegnate con la maestra a scuola, quel prete, quell'incontro, quel libro; ecco questi sono già campi arati e noi circondati da questo paesaggio di testimoni grandi, sentiamo nella fatica, già la letizia di spenderci e dare un senso più forte alla nostra vita per essere anche noi modelli di riferimento per gli altri. Allora, forse, saremo missionari coi fatti, mettendo in atto segni di fraternità, segni di speranza in quel campo da coltivare, dove il mondo del sociale, per esempio, fa soffrire perché continuano a esserci ancora tante ingiustizie.

Va avanti una cultura di emarginazione, una cultura in cui diventiamo razzisti senza accorgercene, basta vedere il nostro atteggiamento nei confronti degli immigrati. Qui viene calpestata la dignità umana, non vengono rispettati i diritti della persona e allora per noi cristiani, la presenza di un immigrato deve essere l'opportunità per stare vicino a queste vittime dell'ingiustizia per capire come il mondo, oggi, non deve essere, come noi dobbiamo arare e seminare, cosa coltivare.

Gesù ci dice di amare i poveri perché sono loro che ci dicono cosa c'è da riformare nelle chiese, da questo accompagnamento con i poveri, noi capiamo come la chiesa, come le nostre città devono diventare, come le nostre politiche devono cambiare. I poveri, allora, sono una grande opportunità, sono frecce indicative verso cui dobbiamo andare, perché quando la povertà diventa miseria è qualcosa da combattere.

Come per gli immigrati, possiamo parlare di tante altre nuove e vecchie povertà.

Il campo dell'economia dove ci sono strutture peccaminose che impoveriscono e fanno soffrire sempre di più masse emarginate del mondo e allora arare in questo campo vuol dire tentare di vedere degli anticipi di una economia nuova (banca etica - commercio equo e solidale) dove ci da la possibilità di capire come è il rapporto commerciale tra un paese e un altro, qual è la forza contrattuale di un paese verso un altro ( soprattutto verso certi paesi indebitati del mondo).

La crisi di democrazia e delle regole democratiche – c'è un calo di attenzione democratica a tutti i livelli, un calo di attenzione alla legalità e, nella grande distrazione, c'è qualcosa che ci fa comodo. Noi dobbiamo arare il campo di alcuni valori grandi come la democrazia, la giustizia, i diritti; dobbiamo avere il coraggio di dare delle risposte secondo i diritti organizzati, non secondo le scorciatoie delle raccomandazioni, i privilegi. Il sociale, il politico, l'economia, l'ecclesiale, ha bisogno che noi ci rifacciamo a Francesco, ha bisogno di gruppi che parlano di fraternità con i fatti, di persone che lavorano per la pace, che lavorano con una spiritualità incarnata.

Arare e seminare nel solco dove il Signore non ci ha messi a caso, nel tempo in cui il Signore non ci ha fatto nascere a caso, ma il tempo e lo spazio in cui viviamo è dono di Dio e siamo chiamati a discernere dei segni per camminare in modo organizzato e far vedere che c'è un campo arato e seminato con valori forti che produce frutti saporosi, frutti che davvero dicono il messaggio di Cristo.

Il lavoro di arare e seminare, allora, nessuno di noi può farlo da solo, bisogna imparare ad attraversare i deserti in carovana, insieme, nessuno da solo può fare qualcosa, occorre lavorare insieme migliorando le relazioni umane, essere pronti e disponibili a spendersi per la pace.

Nel nostro arare e seminare ci vuole anche una spiritualità che accompagni il nostro stile di vita, essere coerenti senza farci prendere da tante paure e da tanto pessimismo. Occorre una spiritualità incarnata che ci aiuti a fare delle potature nella nostra vita, dobbiamo concentrarci in alcune seminagioni, non possiamo essere nella sobrietà con la preoccupazione poi di accumulare beni materiali.

Presentazione ed aggiornamento dei progetti in atto

Per il laicato missionario , con l'aiuto di filmati e diapositive, sono stati presentati i progetti già in attività in Romania e Venezuela.

Progetto PRIETENIE in Romania

Ad agosto 2005 c'è stato il mandato missionario ad una famiglia – UMBERTO e SALVATRICE VIRGADAULA che si trovano nella missione di Onesti nella regione Moldava. Qui lavorano per

“ Progetti a carattere di emergenza e sono a favore dei poveri e dei minori a rischio”

Si stà lavorando anche per avviare, sempre ad Onesti, un progetto Socio Pastorale OFS. Sarà un servizio da attivare nella casa francescana, con il sostegno CE.MI.OFS a favore della famiglia del tipo “consultorio familiare” di ispirazione cristiana sui modelli esistenti in Italia.

Progetto “SEMILLA” a Guanare in Venezuela

Nel dicembre 2003 sono stati inviati MARCO PETRI e ILARIA DABIZZI per una presenza triennale in Venezuela. Questo progetto prevede una esperienza di famiglia con un progetto di vita che riprende e integra la regola e le costituzioni dell'OFS e che privilegia non le cose da fare ma una testimonianza di vita di famiglia e di condivisione con la vita delle persone. La loro presenza all'interno del piano pastorale permette inoltre lo sviluppo di attività quali la ristrutturazione del Consiglio Pastorale, l'avvio della Commissione Caritas, l'attivazione di Corsi di Formazione Professionale, l'animazione dei gruppi giovanili parrocchiali.

Per il volontariato missionario sono state fatte comunicazioni e testimonianze di coloro che hanno fatto esperienze di breve durata in Romania e in Albania ( campi scuola, corsi di catechesi, lavori vari per pulizia e ripristino abitazioni, etc.).

Nei lavori dei laboratori, e quindi nelle sintesi conclusive, è emerso soprattutto che bisogna portare a conoscenza le nostre fraternità locali del CE.MI.OFS, per cui occorre sensibilizzare tutte le fraternità alla dimensione missionaria nella pastorale a tutti i livelli. E' un lavoro che va fatto quanto prima in modo che ogni fraternità informata sulla natura, finalità e compiti del CE.MI. possa essere nella condizione di segnalare eventualmente fratelli/sorelle interessati a seguire percorsi educativi e iniziative relative alle tematiche della mondialità riferite alla promozione umana, alla giustizia, alla pace e allo sviluppo dei popoli. Bisogna tenere presente che già a gennaio 2006 c'è l'assemblea CE.MI. ad Assisi.

I francescani secolari, resi per il battesimo e la professione <<testimoni e strumenti>> della missione della Chiesa, hanno così l'obbligo generale e il diritto di impegnarsi perché l'annuncio della salvezza venga conosciuto e accolto da ogni uomo e in ogni luogo, nonché di annunciare Cristo <<con la vita e con la parola>>, promuovendo iniziative per collaborare a diffondere il Vangelo, rimuovere le cause dell'emarginazione e servire la causa della pace.

Pace e bene

Gerardo Montinaro

Delegato Regionale Ce.mi.ofs