O.F.S.

-PREGHIERA A LA VERNA

Sono trascorsi alcuni anni prima che ritornassi qui, ad Assisi! E a te Signore, per primo, voglio raccontare la mia esperienza personale e comunitaria fatta qui (durante la settimana di formazione sulle orme di Francesco e Chiara d'Assisi), in quest'oasi di Paradiso, in questo luogo benedetto e santo, per poi raccontarla ai miei amici, alla mia fraternità a coloro che non hanno potuto partecipare. Ho tanto ancora da imparare nel silenzio del mio cuore, della mia mente! Ho intuito quanto sei vicino a me: più di quanto posso immaginare!

Tu sei santo, Signore… Tu sei forte, tu sei grande, tu sei altissimo,… grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente misericordioso salvatore! Sei sempre presente intorno a me, dentro di me in tutto il tuo splendore che si manifesta nella bellezza del creato e si riflette nel sole, nell'acqua, nel cielo, nel vento, nelle stelle, nella roccia, nella terra, nel verde di questi alberi maestosi che circondano La Verna (come vedo in questo giorno di deserto-preghiera). Laudato sie mi Signore cum tucte le tue creature… Laudate et benedicete mi Signore et rengraziate e serviateli cum grande umilitate!

Sei presente nei miei fratelli, in tutto ciò che mi circonda, e tante volte, più volte, non ti riconosco, non so ascoltarti nel silenzio del mio cuore, come ha saputo fare Francesco, il poverello d'Assisi, l'uomo umile, povero, semplice innamorato pazzamente, follemente di te, della tua parola, del tuo Vangelo.

Tutto questo Signore ha riempito un piccolo spazio del mio cuore, perché desidero fare più spazio per te prendendo esempio da Francesco e Chiara. Voglio imparare ad amare di più, perché è l'amore che mi rende più santa, più vera, più donna. Cercherò di allargare il mio cuore per te, perché io possa essere degna della tua dimora in me, per saperti donare in semplicità e letizia ai miei fratelli e sorelle.

Ti ringrazio Signore per averci donato questo serafico modello di santità, grazie per questo dono stupendo che si è riflesso in Chiara d'Assisi che ha ardentemente vissuto la sua vita in sofferenza e preghiera per sostenere Francesco nel progetto che gli avevi preparato.

Signore, Francesco ci ha lasciato una grande eredità, un testamento, tanto prezioso che non ha né orizzonti, né confini. Dopo otto secoli rivoluziona la nostra vita, ha rivoluzionato la storia dell'umanità e ancora oggi continua a stupirci.

La ricchezza, l'intensità di approfondimento di questa settimana di formazione e di preghiera mi porta a ricordare tutto il percorso che abbiamo vissuto incominciando dal punto di partenza, la Porziuncola, la casa di Francesco piccolino, Rivotorto… E poi San Damiano, dove la bellissima testimonianza di un frate di Taranto chiamato Antonio ci ha dato la possibilità di entrare nella sua vita completamente rinnovata dalla chiamata di Cristo.

Il suo volto era raggiante. Egli ci ha parlato di Francesco e Chiara, dell'Amore di Dio nella nostra vita. Ci ha detto: soffermatevi a contemplare il crocifisso certamente vi parlerà, vi dirà qualcosa e non ritornerete alle vostre case a mani vuote, riempirà quella parte più intima di voi, vi aiuterà ad essere nelle vostre famiglie, nelle vostre fraternità esempi vivi concreti di quello che avete professato e promesso a Dio.

Il viaggio continua con la preghiera costante dei salmi, della S. Messa.Siamo arrivati al monte della Verna dove Francesco ha ricevuto le stigmate. Oh quanto cielo e profumo di paradiso intorno a noi! Si dovrebbe entrare scalzi per non contaminare questo santissimo luogo!

Anche qui fra Leopoldo, di quasi 86 anni di età, ci ha parlato di Francesco e di Gesù come una sola vita, un solo corpo unito nell'amore e nella donazione a Dio nostro padre.

Dopo ci siamo allontanati per fare anche noi deserto: pensare e meditare cosa Dio avrebbe detto a ciascuno di noi.

Padre Francesco, il nostro assistente, ci aveva consigliato di leggere personalmente alcuni brani delle Fonti Francescane e di pregare singolarmente, ognuno per conto suo. Il Signore vi parlerà, ci ha detto.

Io invece mi sono ritrovata con un piccolo gruppo della mia fraternità. Ci siamo seduti per terra, abbiamo letto passi delle Fonti Francescane. Ci siamo fermati, abbiamo riflettuto insieme, sostenendoci l'un l'altro.

Il momento più bello è stato quello del ringraziamento quando ci siamo presi per mano e abbiamo innalzato la preghiera del Padre Nostro. Vi dico: è stato meraviglioso ringraziare Dio nel posto stesso dove Lui si era manifestato a Francesco, facendone di lui l'immagine di Cristo. Siamo scesi da quella montagna rivestiti anche noi di una luce nuova, ripieni di Spirito Santo perché lo sentivamo sulla nostra pelle. Non si può chiedere di più se non quello Spirito che ci aiuta ad essere nuove creature.

Il viaggio ci ha condotti alla basilica di Santa Chiara dove ci ha accolti dolcemente, gioiosamente Suor Veridiana. Quanta tenerezza sprizzava dal suo volto mentre ci parlava! È stato tutto un sogno intorno a noi!

E non è finita qui.

Siamo andati a visitare il monastero delle Clarisse di Città della Pieve, dove ci ha accolti suor Annagrazia, una sorella di due stupende ragazze di Scorrano che erano con noi: Tiziana e Mariella. Non vi nascondo che mi sono tanto commossa, emozionata. Mi sembrava che Dio riflettesse la sua immensa purezza sul suo volto di questa giovane donna.

Mi sono detta: quante cose meravigliose tu compi Signore… E non ho potuto nascondere le mie lacrime dalla gioia.

Cosa altro dire? Ringrazio i nostri frati P. Francesco, fra Rufino che ci hanno fatto il regalo di condurci con grazia e amore in questo pellegrinaggio verso il centro, verso Cristo, attraverso Chiara, Francesco d'Assisi, i luoghi francescani e le persone che con la loro vita e parola ci hanno svelato la loro ricchezza spirituale.

Katia Coviello, Ministro O.F.S. Giovinazzo

 

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