Fraternità francescana secolare terlizzi relazione fine triennio Il Consiglio della Fraternità di Terlizzi, eletto sabato 24 Novembre 2001 conclude il suo mandato oggi, martedì 04 Aprile 2006, data stabilita per il nuovo Capitolo elettivo. Come per tutte le Fraternità, anche la nostra si è trovata a risolvere problemi più o meno gravi. Gravissime però sono state le perdite dell'Assistente, P. Marcellino Di Perna (24-3-2002) e della sorella tesoriera, La Tegola Francesca. Dal 2004 è Assistente il Padre Massimiliano Carucci. Ciò nonostante la Fraternità, fra speditezze e rallentamenti, fra contraccolpi e riprese, arriva a questo Capitolo con uno slancio rinnovato. Ci sono delle “piccole cose” che per me rivestono una grande importanza, e non possono essere taciute in questo momento: le parole di incoraggiamento, quelle di conforto, i tentativi di riappacificazione, l'esortazione alla pazienza, al perdono e all'accettazione della diversità, il trasmettere la serenità dall'abbandono fiducioso in Dio, le pacche sulle spalle, la telefonata per augurare la buona salute, i dialoghi, gli ascolti, la condivisione della sofferenza e della gioia, gli auguri per ogni cosa; i piccoli gesti, insomma, della vita quotidiana, quelli che si danno per scontati, ma che poi scontati non sono, né possono esserlo soprattutto per noi che abbiamo “sposato” la semplicità francescana. Alla fine di questo viaggio intrapreso con voi, e di cui voi e lo Spirito Santo mi avete dato la possibilità di percorrere come primo responsabile e “servo” della Fraternità, conoscendo e amando sempre più il Cristo, Sua Madre Maria, il serafico Padre S. Francesco e la sua pianticella, Chiara, sento di dire “grazie” a tutti indistintamente. Grazie ai fratelli dell'O.F.S.: vi ho considerati “dono del Signore”, persone “sacre” da servire e voi mi avete aiutato a crescere nella fede. Grazie ai giovani: loro sanno quanto insieme abbiamo collaborato per rendere lode e gloria al Signore. Grazie ai Frati: mi hanno insegnato tanto ed hanno nutrito stima e fiducia nei miei confronti.
Situazione attuale La Fraternità che attualmente è frequentata da 25 professi e da 8 ammessi fu fondata da Fra Bonaventura da Triggiano, il 2 Aprile 1933, è intitolata alla “Madonna delle Grazie”. Essa è composta da persone mediamente ultra-sessantenni, che si sono ritrovate, da quando i Frati del 1° Ordine non risiedono più a Terlizzi (da circa tredici anni), con un grosso peso sulle spalle: mantenere, in buono stato e funzionali, i locali a piano terra del Convento e la Chiesa ad esso annessa, con le relative suppellettili, oltre che gli spazi antistanti (il sagrato e le aiuole recintate). Non solo, ma hanno anche provveduto a continuare negli anni tutti gli impegni liturgici, come se i Frati fossero ancora presenti.
La Formazione In questi anni la formazione, elemento indispensabile per la crescita umana e spirituale dei membri della Fraternità, si è basata sulla Bibbia, sulle Fonti Francescane, sui testi di formazione annuali, sulla Regola e sulle Costituzioni Generali dell'O.F.S., sulle “Linee guida per la Formazione Iniziale” dell'O.F.S. d'Italia, sulle riviste dell'O.F.S., sui Documenti delle Fraternità O.F.S. superiori (regionale, nazionale, internazionale), sui Documenti del Concilio Vaticano II e del Magistero della Chiesa in generale). Oltre alla formazione in loco si è partecipato, quando si è potuto, agli incontri organizzati dalla Fraternità regionale; a quelli dei Tre Ordini della Famiglia Francescana della Diocesi, presso il Monastero delle Clarisse “S. Luigi” di Bisceglie; agli incontri annuali del 25 Aprile.
Missionarietà e carità La missionarietà e la carità sono state espresse innanzitutto attraverso la presenza e la testimonianza in loco di questa Fraternità, con la preghiera, con i contatti con la Parrocchia di appartenenza e con la Chiesa locale, con il servizio liturgico reso ai cittadini della parte del paese vicina al Convento. Ma sistematicamente si è contribuito anche ai vari progetti missionari (“ CHINDE chiama Bari “; borse di studio per giovani universitari mozambicani; “ Una minestra per i più poveri”. Si è stati prodighi verso quei poveri che, soprattutto la domenica, ci si sono avvicinati, non solo chiedendo soldi, ma parole di conforto e aiuto per la soluzione dei loro problemi personali e familiari. Non sono mancate visite individuali o a piccoli gruppi ai terziari ammalati.
Ospitalità e accoglienza L'ospitalità e l'accoglienza hanno caratterizzato la nostra Fraternità. La Chiesa ed i locali del Convento sono stati sempre disponibili a gruppi di preghiera, a gruppi giovanili di Azione Cattolica di diverse parrocchie del luogo, a gruppi scouts, a compagnie teatrali, agli incontri regionali di formazione per gli animatori locali delle Fraternità O.F.S., a incontri di preghiera e di formazione giovanili diocesani, a ritiri spirituali, a scolaresche della Scuola dell'Infanzia, della Scuola Primaria e di quella Secondaria di 1° grado, alla Pro Loco, alle A.C.L.I., a mostre culturali e artistiche... E' stato ospite della nostra Chiesa anche il vescovo, S.E. Mons. Luigi Martella in occasione di un incontro quaresimale giovanile diocesano. Il Convento inoltre è stato meta di giovani soprattutto durante le Veglie di Natale e di Pasqua.
La Gi.Fra. La Gi.Fra. locale, viva ed efficiente, dà un grosso contributo sia per l'animazione delle funzioni liturgiche sia per la manutenzione dei locali e degli spazi esterni. Ultimamente ha preso quasi per mano la Fraternità O.F.S. in difficoltà, dando a questa un valido sostegno con momenti di preghiera e con diverse iniziative culturali e artistiche. C'è da aggiungere inoltre che nella Chiesa locale la Gi.fra. fa da elemento trainante per gli altri gruppi giovanili parrocchiali; fa parte della Consulta delle Associazioni e partecipa ad iniziative sociali, civili, culturali, artistiche, volontarie e missionarie. Ma i giovani francescani rappresentano anche la parte più fresca e gioiosa della Fraternità e sono gli artifici e i protagonisti dei momenti di festa e di agape fraterna.
Conclusione Pertanto dalla vitalità e dall'entusiasmo di questi ultimi, è opportuno che si cominci a ricostruire la fraternità O.F.S. di Terlizzi, nella paziente attesa e nella fiduciosa speranza che essi, prendendo coscienza della propria vocazione cristiana e francescana, possano nel tempo diventare i primi responsabili della Fraternità. L'augurio che infine faccio a tutti, futuri animatori e semplici membri della Fraternità, è quello di superare i limiti della fragilità umana e di tenerci sempre più aggrappati alla Parola e all'esempio di Cristo, come ha fatto Francesco e come fa ogni bambino con la propria mamma, perché senza di Lui non possiamo far nulla.
PACE E BENE Il ministro Alfredo Caldarola
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