Conferenza stampa

La macchina d’altare della chiesa

dei cappuccini di alessano

ricomincia

a raccontare se stessa

29.10.19


DALLA CARTA STAMPATA … RIPORTIAMO:



Presentata la pala d'altare della Chiesa di S. Maria degli Angeli di Alessano, con le quattro tele che la ornano, è stata restaurata con il contributo della Banca popolare Pugliese.

Alla conferenza stampa, organizzata dal giornalista Marcello Favale che qui sentitamente si ringrazia, hanno partecipato il Padre Provinciale dei Cappuccini, Frate Alfredo Marchello, il Presidente della Banca Popolare Pugliese, Vito Primiceri, il padre guardiano del convento cappuccini di Alessano, Frate Francesco Monticchio, il sindaco di Alessano, Francesca Torsello, la restauratrice della Soprintendenza, Rita Cavalieri.



Al paesello di Alessano è stato meritoriamente restaurato, nella chiesa annessa al convento dei Cappuccini, un mirabile monumentale altare ligneo seicentesco, finemente intarsiato e intagliato, al cui centro spicca una notevole tela che tradizionalmente è ritenuta opera di Fra Angelo da Copertino. Mi pare che il restauro sia venuto bene, restituendo alla pubblica fruizione un'opera di grande qualità. Inoltre, e questa è una piacevole sorpresa, al lato dell'altare, è stato collocato un interessante dipinto, sempre di epoca barocca, che mi dicono essere attribuito al pittore alessanese Aniello Letizia (?), proveniente dall'attiguo convento. Alessano, fra 500 e 700, è stato singolarmente prolifico di umanisti, compositori, pittori, scultori e architetti. Se passate da quelle parti, non fatevi mancare una visita a questo piccolo tesoro collocato nel Salento più profondo.



Quattro prestigiosi lavori tornano finalmente al loro posto. Le opere che ornano la Pala d’altare nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Alessano sono state infatti restaurate, anche con il contributo della Fondazione “Banca Popolare Pugliese - Giorgio Primiceri”. La chiesa, annessa al convento dei Cappuccini, è conosciuta come la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e riapre al culto il prossimo primo novembre, dopo essere stata chiusa per circa due anni per degli interventi di restauro.



Ieri, 29.10.19, grazie alla prodigalità di fra Francesco Monticchio, guardiano del Convento di Alessano, è stata presentata l’opera restaurata con il contributo della Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri”, della Soprintendenza alle Belle Arti, dei cittadini e del comune di Alessano, della Fondazione “Don Tonino Bello” e della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.

Il sindaco di Alessano, Francesca Torsello, ha espresso l’auspicio affinché «questa Chiesa diventi una stazione obbligata del cammino del pellegrino alla tomba di don Tonino».





Esaudito il sogno di Don Tonino:

torna a risplendere la Pala d’Altare della Chiesa di S. Maria degli Angeli

Il frutto di oltre due anni di lavori di restauro è stato svelato in anteprima questa mattina. L’opera e le tele presenti costituiscono una delle testimonianze più importanti e preziose, anche se poco conosciute, del 1600, e a cui Don Tonino Bello era particolarmente legato. Infatti negli ultimi anni era solito recarsi qui per pregare e fu proprio lui a raccomandarsi ai frati di non trascurare la Pala d’altare e di fare di tutto per recuperarla dal degrado. E così è stato.

Il suo sogno oggi è stato esaudito, grazie anche al contributo della “Fondazione Giorgio Primiceri” della Banca Popolare Pugliese e del popolo di Alessano.  



La chiesa, cara a don Tonino Bello, che in essa si raccoglieva per le sue preghiere nei periodi trascorsi ad Alessano, e che tanto si raccomandò con i frati negli ultimi tempi della sua vita terrena, affinché la tenessero aperta e la curassero, ha visto l’impegno dei frati cappuccini per tenere fede al desiderio di questo figlio illustre della terra salentina. E sono stati loro a promuovere il restauro delle quattro tele, che ornano la Pala d’Altare nella piccola chiesa, con il contributo della Fondazione “Banca Popolare Pugliese - Giorgio Primiceri” – Onlus. La macchina d’altare, da anni classificata dal Ministero “monumento nazionale” ha potuto usufruire per il restauro dei finanziamenti della Soprintendenza alle Belle arti, e del sostegno contributivo dei cittadini di Alessano, della Fondazione “Don Tonino Bello”, della Diocesi di Ugento e del Comune di Alessano.



«La Banca Popolare Pugliese, ha affermato il suo presidente dott. Vito Primiceri, intende proseguire nell’affiancamento delle iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle testimonianze artistiche e culturali della Puglia - ha sottolineato il presidente Vito Primiceri - Santa Maria degli Angeli di Alessano torna finalmente nella fruizione religiosa ma anche civile della comunità, attraverso l’indefessa e caritatevole opera dei Frati Cappuccini che ne hanno custodito nei secoli il valore e il significato»



E’ stato un onere ed un onore per me restaurare questo capolavoro -, sottolinea Rita Cavalieri, restauratrice della tela della Porziuncola e di tutte le tele della chiesa.





Il motore immobile dell’imponente opera di restauro è stato fra Francesco Monticchio, guardiano del Convento di Alessano e che, emozionato ma sprigionante gioia, racconta che «di ritorno dalla missione in Mozambico, giunto a Bari, fui informato delle gravissime condizioni di don Tonino. Mi precipitai a Molfetta, otto giorni dopo sarebbe volato in cielo. Quando ci salutammo, mi richiamò e mi disse: “Il convento di Alessano è il mio convento. E quell’altare andrebbe restaurato”. Abbiamo tenuto fede a quell’impegno con don Tonino».



Il pregevole altare maggiore ligneo della Chiesa conventuale dei Cappuccini di Alessano, vero e proprio capolavoro di ebanisteria e monumento nazionale, fu realizzato nella prima metà del secolo XVII per volontà della duchessa di Alessano Donna Laura Guarini, che unitamente al consorte Don Filiberto Ayerbo d’Aragona intese così esprimere gratitudine per la tanto attesa nascita del primogenito Giuseppe Antonio. Le maestranze convocate per l’occasione, forse provenienti da Martina Franca, evidentemente molto esperte nelle arti dell’intaglio e dell’intarsio, apparecchiarono un complesso telaio ligneo in essenze pregiate (palissandro, noce, mogano, acero e altri) e arricchito da masselli finemente intagliati e appendici decorative.





L’originario assetto della struttura della macchina d’altare, tipicamente post-tridentino, includeva alla base una mensa addossata per la celebrazione ″versus Dominum”, successivamente rimossa e traslata poco più avanti così da consentire il rito ″versus populum” introdotto dall’ultima riforma conciliare. La sorprendente macchina d’altare è articolata in tre settori verticali simmetricamente disposti: quello centrale, della larghezza di circa 4 metri, si estende in altezza sino a lambire l’intradosso della sovrastante volta a stella, situato a oltre 8 metri dal piano di calpestio; quelli laterali, dell’ampiezza di 2 metri ciascuno, superano di poco la quota d’imposta delle appese angolari.



Una chiara articolazione si ravvisa anche nell’orditura orizzontale: alla quota inferiore il vero e proprio altare ora privo di mensa, sormontato da una coppia di gradini, dominato al centro dal prezioso tabernacolo ligneo e stretto tra le due porte a battente con ferramenta originale, comunicanti con la retrostante sacrestia; più in alto, al di sopra di una semplificata trabeazione all’apparenza sorretta da una coppia di mensoloni, l’imponente dossale interpretato, al centro, da un ordine gigante di lesene trabeate su piedistallo poste a incorniciare la pregevole tela settecentesca raffigurante il Perdono di Assisi, probabilmente realizzato dal cappuccino Fra’ Angelo da Copertino. e sui due lati da un ordine minore in forma di edicola entro cui si inseriscono le due tele minori dedicate a S. Anna con la Vergine Bambina (destra) e al Profeta Isaia (sinistra). Più in alto, al centro, l’ovale raffigurante San Giuseppe con il Bambino.



Gli esami sull’opera, non invasivi, eseguiti preventivamente dai restauratori, hanno permesso di intervenire accuratamente per la sua bonifica e il suo recupero attraverso il trattamento antitermico, la catalogazione dei singoli pezzi, lo smontaggio dell’intera struttura, la pulitura di tutti gli elementi, la realizzazione di nuove strutture portanti, l’incollaggio e la ricostruzione degli elementi decorativi mancanti, l’equilibratura cromatica dei nuovi elementi, la protezione di ogni pezzo con vernici naturali e, infine, il riassemblaggio dell’altare con nuovi elementi di ancoraggio.



La Banca Popolare Pugliese, come dimostrano gli interventi messi in cantiere, direttamente o attraverso la Fondazione, nei territori in cui opera, intende proseguire - come ha evidenziato il Presidente, Vito Primiceri – nell’affiancamento delle iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle testimonianze artistiche e culturali della Puglia, alle quali appartiene di diritto il bellissimo insieme di opere che costituisce la “macchina d’altare” della chiesa di S. Maria degli Angeli di Alessano che torna finalmente nella fruizione religiosa ma anche civile della comunità, attraverso l’indefessa e caritatevole opera dei frati cappuccini che ne hanno custodito nei secoli il valore e il significato”.




«I Cappuccini sono una presenza ed una vicinanza al popolo. Siamo noi che dobbiamo andare verso il popolo. E il restauro di questa importante opera testimonia questa condivisione mai interrotta con Alessano», ha aggiunto fra Alfredo Marchello, Ministro provinciale dei Frati Cappuccini.



Fra Francesco motivò il regista Edoardo Winspeare: così è stato realizzato anche un video, poi fatto veicolare su YouTube e sui vari social network al fine di sensibilizzare sull’urgenza dei lavori di restauro. Ed è stato lo stesso Winspeare, poi, a mettere in contatto i frati con Banca Popolare Pugliese.










Fondazione Giorgio Primiceri

Progetto per il restauro della Pala d’Altare lignea della Chiesa conventuale dei Cappuccini di Alessano (Le)

Il pregevole altare maggiore ligneo della Chiesa conventuale dei Cappuccini di Alessano (LE) rappresenta un vero e proprio capolavoro di ebanisteria, realizzato nella prima metà del secolo XVII per volontà della duchessa di Alessano Donna Laura Guarini che, unitamente al consorte Don Filiberto Ayerbo d’Aragona, intese così esprimere gratitudine per la tanto attesa nascita del primogenito Giuseppe Antonio.

Due anni fa, per il degrado evidenziato dalla struttura lignea della Pala d’altare e delle stesse tele, fu deciso di sottoporla ad un restauro, dopo quello avvenuto nel 1986, l’ultimo di una serie che ha visto la “macchina d’altare”, come è definita, sottoposta a interventi nel corso dei secoli, insieme al tabernacolo che ne è parte integrante, ed alle tele che la impreziosiscono. Oltre quella centrale, attribuita a frate Angelo, anche le altre due laterali, “S. Anna e la Vergine bambina” e “S. Isaia”, di epoca successiva alla tela centrale e di più difficile attribuzione.




La Fondazione Banca Popolare Pugliese “Giorgio Primiceri” – Onlus, da sempre dedita alla valorizzazione del patrimonio artistico del proprio territorio ed allo sviluppo sociale dello stesso, ha sostenuto il restauro delle quattro tele della Pala d’Altare lignea della suddetta Chiesa.

Il 29 ottobre 2019 alle ore 11.00, alla presenza del Presidente della FondazioneVito Primiceri, del sindaco di Alessano, Francesca Torsello, del Padre Provinciale dei Cappuccini, Frate Alfredo Marchello, del padre guardiano del convento cappuccini di Alessano, Frate Francesco Monticchio e della restauratrice della Soprintendenza, Rita Cavalieri, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione dei lavori di restauro, resi possibili grazie al contributo della Fondazione, catalizzatrice di risorse, valori, tradizioni e competenze. Il 1° novembre 2019 la Chiesa – conosciuta come la Chiesa di S. Maria degli Angeli – riapre al culto, dopo essere stata chiusa per circa due anni, a causa dei restauri che l’hanno interessata.