Logo della fraternità Gifra di Taranto
FRATERNITÁ GIFRA DI TARANTO

Relazione di fine mandato
2012/2014

Cari fratelli e sorelle,
Il Signore vi dia pace. Anche per me è arrivato il momento di ripercorrere questi due anni pieni di gioie, pianti, sorrisi e pura fraternità.

Ora, con gioia, ripenso a quel 11 Febbraio 2012, un giorno in cui la paura di quel ‘Si’ era grandissima.

“Il cuore batte forte solo in chi ama o ha paura, e tu ami o scappi via?” Queste parole prese dall’inno del Gifra-Evento 2010 di Termoli le abbiamo ascoltate il giorno prima del capitolo durante il momento di preghiera in fraternità,

e quando ero davanti al delegato regionale Giovanni durante la celebrazione del capitolo, mi è venuta in mente questa frase e quel ‘Si’ per me è stato un primo passo per amare e non scappare.

Dopo un primo momento di ansia, con Samantha, Lorena e Fra Francesco Milillo, ci siamo rimboccati le maniche e siamo partiti in questa nuova esperienza di servizio.

Dopo l’elezione, a livello formativo, abbiamo continuato con la formazione suggerita dal Consiglio Nazionale attraverso il sussidio formativo.

Durante la conclusione dell’anno fraterno 2011-2012, la fraternità ha deciso di realizzare un musical cercando di unire la storia di San Francesco e di Santa Chiara raccontata da due famosi musicals.

Questa attività fraterna ci ha coinvolto tantissimo in quanto ci ha permesso di unirci ancora di più, e ci ha aiutato a capire la storia e la missione di questi due santi che, per noi, sono l’esempio pratico da seguire per arrivare a Cristo.

Dopo aver realizzato questa rappresentazione, siamo partiti per un campo scuola locale a Monte Sant’Angelo con il tema:

“Tutto l’amore che ho … nelle mie mani”. Questo campo scuola ci ha aiutato a comprendere che i nostri comportamenti e il nostro agire deve essere spinto da un amore per l’altro e per Cristo.

In questo campo ci siamo sporcati le mani capendo come, nel nostro piccolo, possiamo servire con Amore con la A maiuscola.

É scontato dire che questo campo scuola è servito ancora di più a fortificare il nostro legame di fratelli e compagni di questo cammino.

Nel successivo anno fraterno, la fraternità ha vissuto un periodo molto particolare, con il trasferimento del nostro assistente Fra Francesco Milillo e la scomparsa del nostro parroco P. Damiano Comes.

É stato un momento difficile per noi in quanto lui ci ha cresciuti e ci ha guidati in questo cammino, portandoci mano per mano. Ma non per questo la fraternità ha perso la forza e il coraggio di annunciare il Cristo:

nella prima metà dell’anno fraterno abbiamo trattato il tema della fede nei vari punti di vista e abbiamo concluso l’anno 2012 con la rivisitazione di “Francesco e Chiara: il Musical”.

Nella seconda parte dell’anno fraterno, abbiamo trattato il tema del coraggio come cristiani e gifrini prendendo come riferimento testimonianze di uomini e donne che si sono contraddistinte con la loro voglia di amare il prossimo e di riscoprire in loro il volto di Gesù.

Il 27 Aprile la fraternità ha rinnovato la promessa e ha accolto nuovi gifrini: ancora una volta siamo stati chiamati a dire ECCOMI, una parola che apre i nostri cuori ad accogliere il Signore e ad essere testimoni del Suo amore. Per me, quel eccomi è stata una conferma di servizio, è stato un secondo ‘SI’ al Signore per servire questa fraternità.

Grazie a questa promessa, che ha dato la forza ad ognuno di noi a continuare questo percorso di crescita cristiana, francescana e umana, abbiamo deciso di essere araldi del Gran Re non più nelle mura della chiesa ma al di fuori, riproponendo per la terza volta “Francesco e Chiara: il musical” in un’altra parrocchia.

Le emozioni che ognuno di noi ha vissuto in questo ultimo musical sono state diverse dalle altre perché eravamo reduci di un anno molto forte e ricco di ostacoli.

La cosa che personalmente ho vissuto in quel musical è stata la voglia di stare insieme, la voglia di non mollare tutto per problemi che hanno aiutato e fortificato noi e il nostro cammino.

Se siamo rimasti ancora qui, su questa strada, è stato grazie anche a Fra Tommaso e Fra Francesco, studenti teologi che venivano da S. Fara, che ci hanno seguito a livello formativo e non solo. Grazie a Padre Virgilio che, anche se in un breve periodo, ci ha seguito quotidianamente non facendoci mancare nulla.

Il periodo estivo è iniziato con un gran bel momento: il capitolo elettivo regionale. Essere presenti a quel weekend è stata una cascata di emozioni che porterò sempre con me: leggere negli occhi di quei 15 ragazzi e ragazze una paura grandissima ma una voglia di mettersi in gioco e di fidarsi del progetto di Dio è stata una emozione indescrivibile e un esempio tangibile per tutti noi. Grazie davvero!

La possibilità di vivere il Gifra-Evento adolescenti a Manfredonia come animatore con Samantha e il Gifra-Evento giovani, è stata un’altra bellissima esperienza di crescita e di revisione di questo cammino intrapreso tanti anni fa. Anche qui le emozioni da descrivere sarebbero tantissime ma credo che si possano racchiudere in tre parole: gioia, semplicità e assoluta fraternità.

Anche per me, a Settembre 2013 ho dovuto prendere la difficile scelta di andare all’università, lasciando Taranto, la fraternità, gli amici, la famiglia e tanto altro. Ho cercato di vivere questo momento non come un “lasciare” ma come un “parto per trovare altri amici e fratelli”.

E devo ringraziare il Signore perché andando a Perugia ho potuto continuare il mio cammino francescano, cercando sempre di servire la mia fraternità di origine che mi ha dato tanto, che mi dà tanto e che mi darà ancora tanto.

È da quando eravamo araldini che diciamo: “Noi siamo una sola e grande famiglia francescana”. Andando a Perugia ho sperimentato proprio questo e sono contento di poterlo sperimentare ancora.

In questo anno fraterno abbiamo deciso di ripercorrere la Forma di Vita del nostro statuto perché non possiamo dimenticare o accantonare il nostro essere e le nostre basi di francescani e cristiani.

Il 13 Novembre la Gi.Fra. di Taranto ha compiuto 30 anni: un altro segno del progetto di Dio su ognuno di noi. In questa occasione abbiamo deciso di creare il nuovo logo affinché con un semplice disegno possiamo descrivere il nostro cammino e la nostra fraternità.

Ultimo momento vissuto con l’intera fraternità, ultimo solo per ordine di arrivo, è il ritiro in preparazione al capitolo elettivo. E’ stato un ritiro decisivo per ognuno di noi, per ricucire alcuni strappi che si erano creati e per ripartire più carichi e speranzosi di prima. Adesso con grande gioia e assoluta certezza posso dire che abbiamo cambiato marcia, abbiamo messo la prima e si riparte più forti di prima!

Questi sono stati alcuni dei principali momenti vissuti insieme ma ci sarebbero tanti altri momenti da raccontare che hanno caratterizzato il nostro cammino ma non basterebbe un foglio, ma servirebbero altri due anni.

Dopo aver rivissuto insieme questi bellissimi momenti che porterò sempre con me, è doveroso dire grazie a tutti coloro che hanno permesso tutto questo. Il primo grazie va al Signore perché quel 11 febbraio 2012 ha dato l’opportunità di vivere e di servire questa fraternità, ma forse è giusto dire grazie quando, tanto tempo fa, mi ha permesso di conoscere e farmi innamorare la famiglia francescana.

Grazie a voi promessi perché senza di voi non potevamo andare da nessuna parte: grazie a Stefania per aver capito il motivo per il quale passavo le giornate con il consiglio per il bene della fraternità e per la tua esperienza da fuori-sede; grazie ad Annamaria, Rita, Bettina per essersi sempre messe in gioco quando c’era bisogno.

Grazie ad Andrea, Ritina e Betta per la vostra presenza anche se le distanze non lo permettevano; grazie a Mirko e Federica perché, con la vostra simpatia e con quel pizzico di stupidità che caratterizza ognuno di noi, ci avete fatto sorridere.

Grazie ai baresi acquisiti Nico e Luca perché avete fatto un sacco di sacrifici pur di esserci ed essere attivi in fraternità; grazie a Francesca, Floriana, Ivano e Giulia per aver portato la vostra esperienza da studenti sparsi in tutta Italia, sempre desiderosi di fraternità.

Grazie a voi novizi che ci date ogni giorno il senso e la voglia di andare avanti; grazie ad Antonio e a Chiara per la vostra presenza anche se siete molto distanti; grazie a Nicola perché, anche se quasi tutto l’anno sei fuori Taranto, ti sentiamo vicino anche con un tuo semplice messaggio; grazie a Michele perché ci dai l’esempio di amare la fraternità e di sentirne il bisogno di ritrovarla.

Grazie a Mary la nostra disegnatrice personale; grazie a Mimma, Andrea e Terry perché avete il desiderio di conoscenza sempre più profonda della fraternità e per voi prendere due pullman per arrivare in fraternità non sono nulla perché avete la voglia di stare insieme.

Grazie alle due Silvia, a Roberta, a Jacopo, a Lorenzo, a Francesco, ad Alessandra e Valeria perché vi siete buttati in questa bellissima e per voi nuova esperienza.

Grazie a Fra Francesco Milillo perché ha fatto crescere in qualità e numero e si è sempre messo a nostra disposizione senza esitazioni.

Grazie a Fra Francesco Monticchio che ci ha lasciati piccoli e ci ha ritrovati grandi, perché con la sua costante presenza ci fa capire in quale verso dobbiamo remare, accompagnandoci assiduamente in questo cammino.

Grazie ancora a Fra Tommaso e Fra Francesco perché ci hanno fatto capire che essere giovani francescani è un dono e non deve essere sprecato. Grazie a Fra Fabio e Fra Arcangelo perché con la loro presenza e la loro preghiera ci hanno davvero aiutati a camminare e a darci la carica giusta per questa chiamata.

Grazie a Cosimo Laudato e a tutto il consiglio O.F.S., alle nostre delegate Marilù e Maria e grazie a tutto l’ordine francescano secolare perchè ci hanno aiutato a non farci sentire soli ma a sentirci una sola e grande famiglia.

Grazie ad Antonella, animatrice fraterna, promessa gifrina e professa Ofs, compagna di vita e di avventura perché hai sempre la risposta giusta al momento giusto, perché hai sempre creduto in noi, nel nostro compito e in tutta la fraternità.

Un grazie a tutta la fraternità regionale, nazionale e al consiglio regionale perché ci regala quei brevi ma intensi weekend che ti regalano emozioni che non si possono descrivere ma si devono vivere; grazie alla nostra delegata Chiara che è sempre disponibile e pronta a darci una mano.

Grazie a Giovanni, perché è stato un delegato e compagno di viaggio: in questa, come in tante altre fraternità, hai lasciato il segno, grazie alla tua costante presenza, ai tuoi semplici ma importantissimi consigli e al tuo saper dire sempre ‘SI’; grazie davvero!

Ultimi ma non ultimi, grazie a voi compagni di avventura, compagni di nottate attaccati a cartelloni, fogli, computer, power point e stampanti, compagni di quel ‘SI’.

Grazie a Lorena, perché abbiamo condiviso quattro anni di servizio in questa fraternità e non ti sei mai tirata indietro ma hai sempre creduto in me e Samantha.

Grazie perché tu, più di tutti, sei stata la mia correzione grammaticale vivente facendomi capire la differenza tra sul e del, ma più di tutto perché mi hai fatto capire quanto tieni a questo mandato, a questa fraternità e a me. Grazie!

Grazie a Samantha, perché hai sempre detto sì, non hai mai mollato. Grazie per quel abbraccio infinito a Manfredonia perché lì mi hai confermato la tua voglia di donarti a questa fraternità.
Grazie perché ogni volta che aprivo whatsapp e leggevo “fab” entravo in ansia e sudavo freddo. Sei stata la vice presidente che tutti sognano: sincera e con tanta voglia di lavorare e di servire senza mai perdere il sorriso.

E quelle volte che potevi apparire spenta, io sapevo che dentro di te non si era spenta quella voglia di amare la fraternità, e ne dai prova giorno dopo giorno. Grazie perché ci sei sempre!

Ancora grazie a voi due per le risate che non sono mancate, per quei momenti di tensione che venivano allietati da un sorriso o da una battuta. Grazie per avermi ospitato a qualsiasi ora a casa vostra per parlare di Gifra e per non avermi odiato ogni volta che vi svegliavo per organizzare qualcosa, ma soprattutto grazie per tutte quelle volte che abbiamo iniziato un consiglio ma che alla fine non siamo mai arrivati a una decisione definitiva. Grazie perché questi 730 giorni insieme, li ho disegnati con un pennarello indelebile sul mio cuore.

In questa relazione ho usato molte volte la parola fraternità e servizio, ma queste parole sono state le linee guida per questa bellissima esperienza. Ci siamo donati al massimo, senza esclusione di colpi.

Vi chiedo scusa per tutte quelle volte che abbiamo sbagliato o che non vi abbiamo capito, ma, con assoluta certezza, posso dirvi che ogni scelta, ogni nostro passo e ogni cosa organizzata è stata fatta con il cuore per il bene di ognuno di voi.

Con la gioia di poter dire che anche per la Gifra di Taranto la storia continua, auguro al prossimo consiglio di vivere questa esperienza non come un peso o una fatica, ma come la gioia di un dono.

Con affetto, il vostro piccolo …
(ma ormai non più piccolo!)
Fabrizio Tedone |