100 anni di storia della fraternità di Latiano
15.02.09

Esattamente un anno fa la fraternità di Latiano apriva le celebrazioni per il centenario della sua fondazione, oggi chiude queste celebrazioni con un programma intenso aperto a tutto il territorio per presentare la vita francescana soprattutto ai ragazzi e ai giovani.
In questo anno la fraternità di Latiano si è interrogata sul senso dell’essere francescano, come vivere la fraternità e come continuare la presenza  francescana nel loro territorio per i prossimi 100 anni!
Domenica 15 febbraio nella Chiesa Madre, Parrocchia S. Madre della Neve, solenne celebrazione eucaristica presieduta da fra Francesco Neri, provinciale dei Frati Cappuccini di Puglia, concelebrata da fra Francesco Monticchio, assistente regionale OFS e da Don Angelo Altavilla, parroco della Chiesa Matrice.

 

Nella sua omelia fra Francesco Neri ha ribadito che avere compassione  è riconoscere e servire i poveri del nostro tempo. S. Francesco si recò tra i lebbrosi e visse con essi per servirli in ogni necessità per amor di Dio. Se usiamo misericordia e compassione, allora il nostro corpo diviene dimora di Dio, Dio viene ad abitare dentro di noi.
E’ questo lavoro d’amore che dovremmo compiere nelle nostre fraternità, avere misericordia e compassione verso i fratelli più deboli. In seguito ha ringraziato Don Angelo per la collaborazione, attenzione e sensibilità che ha avuto verso i frati, verso la famiglia francescana secolare: segno vivo di una forte presenza per la Chiesa.
                                                                                            
Don Angelo Altavilla ha presentato la storia della spiritualità francescana vissuta a Latiano dal 1809 ai nostri giorni, un cammino mai interrotto, ma anzi sempre proiettato al futuro, così come ha auspicato la ministra Italia nei suoi auguri, nella speranza che questo cammino sia condiviso da una presenza giovanile che possa dare nuovo slancio e vitalità alla fraternità.

Fra Francesco Monticchio ha ribadito che questi sono momenti importanti per ravvivare la vita francescana nelle vostre fraternità e anche la presenza delle fraternità vicine serve a manifestare la solidarietà alla fraternità di Latiano.
Celebrare il Centenario della fondazione della fraternità francescana secolare è lanciare un ponte, aprire nuove strade di testimonianza, riportare a oggi l’intuizione evangelica di Francesco d’Assisi.

Inoltre si è fatto carico di porgere gli auguri di Gerardo Montinaro, referente del Coordinamento regionale Osf-Puglia, che impossibilito a partecipare all’evento, si è fatto presente col seguente messaggio: "Questa ricorrenza, durata un anno diventi per la fraternità di Latiano, l’occasione per un rinnovato impegno a vivere il carisma e la spiritualità francescana. Commemorando i cento anni di storia dell’OFS a Latiano, sia per tutti voi motivo per guardare avanti con entusiasmo  e a cogliere gli stimoli nuovi  per valorizzare la vostra presenza francescana nella vostra città e nelle vostre parrocchie”.
Anche io, avendo ricevuto l’invito a partecipare all’evento e non essendoci altri membri del Coordinamento,  sono stata molto felice di porgere i miei auguri alla fraternità in nome del Coordinamento Ofs-Puglia e mio personale, augurando a questa fraternità una rivitalizzazione della sua presenza in questa città. L’impegno del Parroco e della Ministra a promuovere la nascita della GIFRA e della fraternità Araldini/genitori, mi ha riempito il cuore di speranza per un futuro più vivo di questa piccola fraternità. La famiglia francescana secolare non può godere di buona salute se la fraternità Ofs è formata solo di sorelle, se non si spinge a generare Gifra e genitori/araldini.  

Dopo la celebrazione eucaristica il gruppo dei ragazzi dell’Akusimba hanno tenuto un concerto rallegrando e coinvolgendo i presenti con i loro canti e con una piccola rappresentazione per spiegare il loro impegno, il loro modo di vivere la Carità nella lode a Dio. I presenti hanno risposto generosamente al messaggio degli AKUSIMBA a favore dei più poveri del mondo, “riempiendo” di offerte il “cappello della provvidenza”!
 
Tutti insieme abbiamo condiviso e assaporato le prelibatezze che la fraternità aveva preparato scambiandoci le sensazioni provate durante la celebrazione e la gioia di ritrovarci con alcune sorelle che non si vedeva da tempo.
E’ la bellezza di essere francescani!

Il mio augurio è che tutte le fraternità vivano il loro essere francescano con questi sentimenti:
“Auguro che il nostro cuore assomigli tanto a quello di Francesco d’Assisi il quale era capace di parlare con accento da innamorato perché voleva un gran bene al Signore voleva bene ai poveri perché voleva bene a Gesù Cristo, il quale “da ricco che era, si è fatto povero per noi”.
(don Tonino Bello)

                                                                                                Carmela Gadaleta